Cominciare con il sugo. Far rinvenire i funghi secchi in un po’ d’acqua.
Intanto mondare il porro e tagliarlo a rondelline sottili. Metterlo in un pentolino con l’olio e il burro e farlo appassire per circa 10 minuti, aggiungendo latte secondo necessità, per non farlo bruciare. Il porro dovrà risultare morbido e quasi trasparente.
Aggiungere i funghi precedentemente strizzati e proseguire con la cottura per altri 10 minuti circa, aggiungendo latte alla bisogna.
Aggiustare di sale e pepe e ultimare la preparazione aggiungendo la panna e cuocendo per altri 2/3 minuti. Tenere in caldo.
Procedere con la polenta. Sbucciare le patate e metterle in una pentola con acqua fredda fino a coprirle completamente e per circa 1 cm al di sopra. Salare.
Distribuire la farina sulla superficie dell’acqua, senza rimescolare, e ricavando un foro al centro che funga da camino per lo sfiato.
Coperchiare ma non completamente.In questo modo la polenta non sborda in cottura, altrimenti è un disastro sui fuochi!
Cuocere per 30 minuti circa, o comunque finché le patate supereranno la “prova coltello” e saranno morbide e quasi sfatte.
Spegnere il fuoco e con il pistun o lo schiacciapatate amalgamare le patate e la farina nell’acqua di cottura, fino ad ottenere un composto simile alla polenta, senza grumi.
La tradizione vuole che la polenta venga rovesciata su un tagliere e tagliata a fette con il filo, su ogni fetta distribuito il Parmigiano Reggiano e infine il sugo di porri e funghi.
Volendo si può servire a cucchiaiate, direttamente nel piatto, schiacciandole per distribuirla meglio, in modo che si formino le irregolarità che raccolgano meglio il sugo.
Segnalata da Stefania
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